Wednesday, October 25, 2006

Guercino

Negli anni tra il 1618 e il 1621, a breve distanza temporale e artistica dal Caravaggio e da Carracci, fiorisce l'arte di G.F. Barbieri detto Guercino, che contende a Guido Reni l'eredità dei due pittori più importanti del barocco italiano. Continuatore di una linea già tracciata, Guercino comunque si afferma perchè il mero richiamo caravaggesco all'uso del chiaroscuro si unisce ad una maggiore concitazione nella gestualità dei personaggi, il ricorso a più fonti luminose, grande attenzione per il paesaggio, strutture compositive meno ristrette. Le opere della maturità raggiunta sono frutto delle commissioni del cardinale Serra, legato di Ferrara ed hanno temi adatti alla bisogna: Sansone e i filistei, San Sebastiano ferito, Erminia e Tancredi e questa Resurrezione di Lazzaro del 1619, conservata al Louvre, che non ha proprio nulla da spartire con la tela dello stesso soggetto dipinta da Caravaggio a Messina dieci anni prima.

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